sabato 28 agosto 2010

-30 alla partenza

Manca un mese alla partenza, tempo di pensare ad alcuni particolari del viaggio. Per ora ho prenotato il volo da Parma a Roma il 27 Settembre, avere un biglietto di sola andata fa un certo effetto!
La segreteria dell'università ha confermato i dati dal volo, partenza da Roma alle 15:10 arrivo al Narita alle 10:20 ora locale, ancora non mi rendo conto del salto, forse perchè è da quasi un anno che penso a questo "progetto", praticamente da più di un anno la mia testa è là (documenti, mail, visti, casa, costi, trasporti...) 
Nei prossimi giorni dovrò anche cercare un hotel decoroso dove dormire le prime due notti a Tsukuba, prima che mi venga consegnato l'appartmento a Ninomiya, ne ho trovato uno che sembra fare al caso mio, a metà strada dal centro e da Ninomiya al modico prezzo di 6878 Yen per notte, circa 63 euro, ora mando una mail e vediamo se hanno delle camere disponibili.

E fra 30 giorni sarà tempo di Suntory
 

Devo anche cercare un titolo migliore per questo blog !

3 commenti:

  1. Ciao sono quello dell'altro post

    starò per 6 mesi. Ho un progetto di ricerca al NIMS (national institute of material science).

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  2. Bene allora ci si vede a Tsukuba :)
    se vuoi puoi contattarmi tramite skype (pandasamurai)

    A presto!!

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  3. Un giorno al giovanissimo Pier Paolo Pasolini volò un vecchio pallone al di la di una staccionata molto alta che dava su una proprietà privata, difficilmente scavalcabile. I pallone in se non aveva aclun valore, era un po' sgonfio e molto vecchio, ma per il bambino significava qualcosa, era la sua palla, e anche se era piuttosoto logora, era la sua unica e gli permetteva di fare i suoi giochi con gli altri bambini. Scavalcare quella recinzione era impegnativo e rischioso e nessun genitore si sarebbe preso quel rischio, con la possibilità inoltre di logorare i vestiti. Si parla dell'immediato dopoguerra per cui anche un vestito buono, un bastone da passeggio o un cappello avevano un valore immenso, e magari un uomo medio borghese se ne poteva comprare 2 in una vita intera. Il giovane Pier Paolo era già tra il diperato, il dispiaciuto ed il rassegnato, quando incrociò lo sguardo di suo padre che anche quel giorno decise di stupirlo. Aveva capito nel suo grande animo che quella palla era tutto per il suo figlioccio e che la sua vita sarebbe stata meno felice senza quella palla.. Ma d'altra parte il rischio di cercare di attraversare quella staccionata rimaneva alto e la motivazione di andare a recuparare una vecchia palla logora e senza valore rischiava di non essere sufficiente a giustificare la posta in gioco: il vestito buono e magari le feste di qualche cane da guardia dall'altro lato. Cosi' si tolse il cappello quasi nuovo e con un gesto sincero e ampio lo lanciò dall'altro lato della recinzione. Ora non aveva più scelta doveva affrontare l'ostacolo e superare la recinzione, il problema era risolto.
    "Il cappello verso oriente" magari tradotto in giapponese potrebbe essere un nuovo titolo per i tuo blog? :) White Clay

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