lunedì 31 maggio 2010

Il Laboratorio

Ecco qui alcuni scatti, rubati in rete, del laboratorio per le cavità supeconduttive (STF) del KEK. Il laboratorio è stato recentemente rinnovato perchè anche il Giappone (con il gruppo del KEK) sta partecipando alla realizzazione dell' International Linear Collider (ILC), e come per molti altri acceleratori di particelle, le cavità superconduttive sono il "motore" di queste nuove macchine.
Il laboratorio è decisamente grande, come si può vedere dalla planimetria, la zona dedicata ai test delle cavità è quella in arancione in alto a destra, il resto è dedicato alla criogenia e klystron, assemblaggio e pulizia (STF-EP). Io lavorerò con il gruppo dedicato alla ricerca e sviluppo delle cavità superconduttive da utilizzare nell' Energy Recovery Linac (ERL), anche in questa direzione il Giappone sta investendo molti fondi, nel 2012 dovrebbe essere ultimata una macchiana di test con una circonferenza di una 70ina di metri con lo scopo di verificare le potenzialità di questa nuova tecnologia. A partire dai risultati del prototipo verrà sviluppata una nuova macchina con una circonferenza di circa un kilometro, se le aspettative saranno rispettate la macchina sarà in grado di vedere aspetti della natura fino ad ora preclusi.
Ma tornando al laboratorio e ecco la vista dal satellite e una foto dell'ingresso

Visualizzazione ingrandita della mappa


venerdì 28 maggio 2010

Prepararsi al disastro

Il Giappone oltre che per il sushi e i samurai è famoso per i terremoti, quindi perchè non prepararsi...al disastro,
ecco i consigli di Hannah della JISTEC.

Prima di tutto rendete la vostra casa più sicura:
  • Non mettete cose pesanti sulle mensole, specialmente quelle vicino al letto
  • Tenete gli oggetti infiammabili lontatno dalla cucina 
  • Chiudete sempre il gas quando non lo usate 
Fatto questo, trovate la zona di evacuazione più vicina e se abitate vicino al mare fate attenzione alle allerte Tsunami. E ora la parte che preferisco, la preparazione dello zaino dello sfollato!!!
Il consiglio di Hannah è di prepare uno zaino pronto all'emergenza che vi consenta autonomia per 3 giorni ripieno di:
  • Acqua e cibo (in scatola o disidratato)
  • Kit di prontosoccorso
  • Candele e fiammiferi
  • Torcia elettrica e batterie extra
  • Una radiolina portatile con batterie extra
  • Una copia del passaporto, dei documenti in banca e della Alien card (documento di immigrazione)
  • Vestiti
  • Soldi per il telefono
  • Qualunque cosa si ritenga importante a patto che sia trasportabile
Alla fine più che uno zaino mi servirà una valigia.
Ed ora che avete preparato casa e zaino ecco i saggi consigli di Hannah per quando tutto trema

  1. STATE CALMI (non credo proprio)
  2. Chiudete il gas
  3. Aprite la porta di ingresso
  4. Lanciatevi sotto un tavolo con un cuscino sulla testa
  5. State attenti agli scaffali
  6. NON cercate di scendere le scale
  7. Se siete al supermercato avvicinatevi ai pilastri portanti e state lontani dalle vetrine.

E per finire un bel video di un simulatore di terremoti (non so che grado stia simulando), ma il manichino schiacciato dall'armadio mentre dorme fa pensare e qui il link alla JMA per l'allerta terremoti.

mercoledì 19 maggio 2010

Borsa di studio Monbukagakusho (MEXT)

Siccome di recente mi è capitato di rispoleverare la procedura per l'ammissione alla borsa di studio ho deciso di sintetizzare qui alcune informazioni.
Le modalità per potervi accedere sono due, una raccomandazione da parte dell'ambasciata giapponese in Italia o una raccomandazione da parte dell'università nella quale si vuole studiare (1, 2 o 3 anni), in entrambi i casi si devono passare alcuni esami.
Nel caso dell'ambasciata la procedura è la seguente: entro metà Aprile è necessario inviare tutta la documentazione richiesta, l'ambasciata fa una prima selezione sulla base dei documenti (in genere ne elimina la metà) a quelli sopravvissuti vengo inviati i documenti del governo giapponese per essere compilati entro la fine di Giugno, viene anche comunicata la data dell'esame scritto (in genere a metà Luglio). L'esame scritto è sia di lingua giapponese che inglese, per chi si presenta per materie scientifiche non è obbligatorio l'esame di giapponese (anche se gradito), gli scritti durano tutta la mattina, e si svolgono alla facoltà di lingue orientali di Roma, nel primo pomeriggio vengono affissi fuori dall'ambasciata i nomi degli ammessi agli orali. L'anno scorso degli oltre trenta che sono arrivati allo scritto solo una 15ina sono passati all'orale, i colloqui in genere durano un quarto d'ora (in giapponese per quelli specializzati in lingue orientali, inglese per gli altri). Durante il mio orale non sono sciesi in particolari dettagli tecnici del programma di studio, ma mi hanno chiesto come a molti altri, perchè volevo andare a studiare in Giappone e se avevo mai visitato il paese (ho scoperto dopo che sono due domande molto frequenti.
Finito l'orale si torna a casa e si aspettano notizie via mail o telefono, in genere arrivano dopo una 10ina di giorni.
Nel caso si voglia tentare la via dell'università è necessario passare gli esami di ammissione della facoltà scelta, ognuna ha le sue procedure, in genere sono più esigenti delle ambasciate, ad esempio viene richiesto un attestato di conoscenza della lingua inglese TOEFL e della materia di specializzazione GRE, siccome con l'ambasciata alla fine di tutto, mi ha detto male, mi sono dovuto sciroppare anche questi esami, ma per fortuna ne è valsa la pena...ho ottenuto la borsa di studio tramite l'università.

mercoledì 12 maggio 2010

La Casa

Dopo lungo pensare ho deciso dove passare il mio primo anno in Giappone, la città sarà ovviamente Tsukuba, vicino al "lavoro" e l'appartmanto sarà all'interno della Ninomiya-House. Il condominio è nel centro di Tsukuba, ha al suo interno una biblioteca, una palestra, una sala da the, una sala congressi, alcune zone per il relax e un giardino. Il mio mini appartamento di ben 34metri quadri ha tutto...o almeno così sembra, l'ho scelto al terzo piano e verso est, con una bella risaia come panorama. Dopo aver rotto le palle per un paio di mesi mi è appena arrivata la mail della signora Kimura per confermarmi la prenotazione dell'appartamento, pare che normalmente non si possa scegliere, si può solo decidere se stare in un appartamento singolo o familiare; ma siccome mi sono mosso con largo anticipo mi hanno accontentato.
Sono curioso di vedere come è dal vero, l'ultima volta che sono stato a Tsukuba ho vissuto per 10 giorni in un appartamento di 30 metri quadri e benché sembri piccolo, devo dire che era veramente funzionale. Il prossimo passo sarà munirmi di mezzi di trasporto (bici e auto), mi piacerebbe avere un'auto per muovermi più liberamente specialmente di sera.
Prima ancora di partire ho già ricevuto la disponibilità per potermi allenare due giorni alla settimana, il venerdì a Kumagaya nella prefettura di Saitama e la domenica a Kawasaki prefettura di Kanagawa, quindi avere un'auto mi svincolerebbe dalla metro che specie per il primo dojo è particolarmente costosa.